Segnalare la Sitemap del blog ai motori di ricerca


Molti conoscono gli strumenti per webmaster offerti da Google, ma non tutti sanno che anche Yahoo e Msn ne mettono a disposizione qualcuno. In particolare, tutti e tre i motori di ricerca permettono di inviare la Sitemap del proprio blog per aiutarne l'indicizzazione.

Spiego come farlo nei tre casi e quali vantaggi può portare.

Sitemap

La Sitemap è un documento che contiene informazioni sui post e sulla struttura gerarchica di un blog. E' molto simile al feed (di cui ho parlato qualche tempo fa) e nel caso del feed in formato ATOM coincidono. La Sitemap del proprio blog può essere inviata ad un motore di ricerca affinchè ne vengano correttamente indicizzate tutte le pagine.

Nel caso di Blogger, la sitemap del blog si trova all'indirizzo http://nomeblog.blogspot.com/atom.xml, dove nomeblog è il nome del nostro blog.

Se usate Feedburner per gestire il feed del vostro blog, dovrete usare il seguente indirizzo:

http://nomeblog.blogspot.com/atom.xml?redirect=false

evitando così che le richieste vengano reindirizzate a Feedburner, cosa che potrebbe rendere inutilizzabile la sitemap.

Google Webmaster Tools

image

Google Webmaster Tools è il più conosciuto strumento per la segnalazione della propria sitemap e in generale per avere informazioni e statistiche sul proprio sito dal punto di vista del motore di ricerca. Contrariamente a quanto si pensi, segnalare la propria sitemap a Google non comporta un posizionamento migliore nei risultati delle ricerche, al massimo permette di far risultare il nostro blog in un contesto più coerente ai temi che contiene. Segnalare il nostro sito inoltre non accelera il processo di indicizzazione delle pagine. Questo è quanto è esplicitamente dichiarato da Google e che si riscontra effettivamente sul campo.

Queste scelte hanno motivo di esistere per evitare l'uso di parole chiave non attinenti al contenuto del blog ma che magari sono più ricercate. Mi sono già espresso su questo problema all'inizio di questo post.

Verifica del blog

Per poter utilizzare i Google Webmaster Tools, bisogna avere un account Google e, una volta aggiunto il proprio blog, bisogna fare una verifica per dimostrare che siamo effettivamente gli autori del blog. Dalla bacheca dei Google Webmaster Tools, bisogna cliccare sul link Verifica e scegliere "Aggiungi un metatag":

image

La riga va aggiunto subito dopo il tag nel template del nostro blog (da Layout->Modifica HTML). Una volta fatta la modifica al template, torniamo nella pagina di prima e clicchiamo su Verifica in fondo alla pagina per completare l'autenticazione del blog.

Aggiungere la Sitemap del nostro blog

Per aggiungere la sitemap del proprio blog, basta andare in Sitemap->Aggiunta di Sitemap:

image

Nel caso di Blogger, scegliamo "Aggiungi Sitemap web generale" e sotto completiamo il link proposto aggiungendo quanto ho indicato all'inizio del post:

image

Anche se non usate Feedburner, utilizzate comunque questa sintassi.

Gestire le sitemap

Da Sitemap->Introduzione possiamo inoltrare la Sitemap, vedere l'ultima volta che l'abbiamo fatto e l'ultima volta che è stata letta da Google:

image

Quando pubblichiamo un nuovo post, torniamo in questo pannello e, dopo aver selezionato la Sitemap del blog, clicchiamo su "Reinvia selezione" per segnalare a Google di rileggerla. Attenzione però che la Sitemap non viene aggiornata subito da Blogger: io di solito la inoltro il giorno dopo.

I Google Webmaster Tools contengono moltissime altre funzionalità che vi invito a esplorare da soli.

Yahoo Site Explorer

In questo caso avrete bisogno di un account Yahoo, che potrete creare da qui. Una volta loggati, basta andare nel Yahoo Site Explorer, inserire l'indirizzo del proprio blog in My Sites e poi cliccare su Add My Site:

image

Una volta completata la segnalazione del nostro sito, dovremo autenticarlo come abbiamo fatto con Google cliccando su Authenticate dalla bacheca. Il procedimento è uguale, cioè tramite l'inserimento di codice html nel template del blog.

Yahoo Site Explorer è più essenziale e dalla bacheca potremo accedere a due funzioni in particolare:

image

Explore ci permette di vedere quali pagine del nostro blog sono state indicizzate da Yahoo, mentre Manage ci permette di gestirne la Sitemap, in maniera molto simile a quanto già visto su Google:

image

Nel caso di Yahoo, la segnalazione della Sitemap mi ha aiutato effettivamente ad aumentare le pagine indicizzate da questo motore di ricerca. Prima di utilizzarlo, Yahoo aveva indicizzato solo quattro pagine in tre mesi, mentre ora che lo uso quotidianamente tutte le pagine vengono continuamente indicizzate.

Anche Yahoo Site Explorer ha molte altre funzionalità che lascio scoprire a voi.

Se avete un sito web professionale, potete creare un account a pagamento per migliorarne l'indicizzazione e il posizionamento.

MSN Webmaster Tools

Più per dovere di cronaca che per effettiva utilità riporto anche gli strumenti offerti da MSN per la segnalazione della propria Sitemap. In questo caso avrete bisogno di un account Live! e dovrete aggiungere un codice html nella sezione del template del blog per autenticare il sito:

image

Anche qui avremo una comoda bacheca dove potremo gestire tutti i nostri siti:

image

e una pagina per segnalare la nostra Sitemap (una volta scelto il sito per cui volete gestire la Sitemap, cliccate su Sitemaps in alto):

image

Contrariamente a quanto dice Microsoft, segnalare la Sitemap del blog non comporta in questo caso nessun vantaggio, e MSN non ha mai indicizzato nessuna pagina del mio blog a parte quella principale. Inoltre il Page score (equivalente al Pagerank di Google) cambia continuamente.

Anche in questo caso per garantirsi una migliore indicizzazione è possibile creare un account a pagamento, ma visto lo scarso uso di MSN da parte dei navigatori lo sconsiglio vivamente.

tratto da creareblog.blogspot.com

Le truffe in Internet

direttamente dal sito della polizia di stato, perché ritengo necessario aiutare chi non è pratico del web e perché possiate distinguere i truffatori dai lavoratori e impariate a fidarvi di chi, come me, è onesto e lavora sodo!!!

Logo delle comunicazioni

Il commercio elettronico e l’attività di pubblicizzazione di merci e business su internet sta offrendo delle possibilità di sviluppo notevole per molte aziende e costituisce una grossa comodità per i consumatori. La rete rappresenta però un’opportunità anche per truffatori di vario genere e livello. Si moltiplicano infatti in tutto il mondo delle truffe ai danni degli utenti di internet perpetrate attraverso messaggi di posta elettronica. Si tratta in realtà di reati che sottraggono ai singoli utenti generalmente delle piccole cifre ma attraverso la loro diffusione capillare sono in grado di fornire grossi proventi per il truffatore.

Le principali truffe telematiche che vengono realizzate su internet (di solito inviando una email):

  • Finte vendite all’asta sul WEB, con merci offerte e mai inviate ai clienti o con prezzi gonfiati;
  • Offerta di servizi gratis su internet che poi si rivelano a pagamento o mancata fornitura di servizi pagati o fornitura di servizi diversi da quelli pubblicizzati;
  • Vendite di hardware o software su catalogo on-line, con merci mai inviate o diverse rispetto a quanto pubblicizzato
  • Schemi di investimento a piramide e multilevel business;
  • Opportunità di affari e franchising;
  • Offerte di lavoro a casa con acquisto anticipato di materiale necessario all’esecuzione di tale lavoro;
  • Prestiti di denaro (mai concessi) con richiesta anticipata di commissione;
  • False promesse di rimuovere informazioni negative per l’ottenimento di crediti (es. rimozione di nominativi da black-list);
  • False promesse di concessione (con richiesta di commissione) di carte di credito a soggetti con precedenti negativi;
  • Numeri a pagamento (tipo 899) da chiamare per scoprire un ammiratore segreto o una fantomatica vincita (di vacanze, di oggetti).
  • Nella maggior parte dei casi il tentativo di truffa inizia con l’invio di una email al potenziale vittima. In caso di sospetto salvare l’email e informare immediatamente la Polizia delle Comunicazioni.
  • In effetti la maggior parte dei “navigatori” adulti ed esperti ha imparato ad usare un minimo di cautela nell’interagire con chi non si conosce e tale cautela è generalmente sufficiente per evitare brutte sorprese.
  • Se si conosce qualcuno sulla chat e si decide di incontrarlo dal vivo, dare il primo appuntamento in un luogo pubblico e affollato e non andare all’appuntamento da solo rappresenta una precauzione sufficiente per evitare brutte sorprese.
  • Non è la stessa cosa per i bambini. La loro curiosità unita all’ingenuità può metterli in condizione di rischio nel momento in cui vengono avvicinati on-line da soggetti con cattive intenzioni, ad esempio con pedofili. Sarebbe opportuno per questo motivo accompagnare i bambini nella navigazione e insegnargli a raccontare sempre ai genitori le loro esperienze di navigazione.
Poi leggete le varie truffe legate al web e ai guadagni facili e copiosi... cliccate qui
vi ho indicato queste fonti affinché possiate distinguere i truffatori dai lavoratori e impariate a fidarvi di chi, come me, è onesto e lavora sodo!!!
http://www.ciao.it/Guadagnare_in_internet_truffe__301938

La motivazione


La motivazione

Dove trovare le energie per alimentarla

Chi è in grado di motivare se stesso, è in grado di motivare gli altri. Chi è in grado di motivare gli altri può raggiungere risultati straordinari.

Ma dove trovare energie in grado di alimentare la nostra motivazione?
Esistono molti "fattori di motivazione" quali il senso di realizzazione, il riconoscimento personale, ecc. ma altrettanto esistono "fattori di demotivazione" quali ad esempio una insoddisfazione dell'ambiente fisico in cui si vive in cui si lavora, una politica aziendale in cui non ci si riconosce, un modus vivendi che non ci corrisponde ecc. che ci possono influenzare, e che possono condizionare il raggiungimento di un obiettivo.

E allora come fare a trovare motivazione per raggiungere i nostri obiettivi?
La motivazione è una questione del tutto personale; parte da noi stessi. Parte dalla convinzione che siamo in grado di fare tutto e che siamo in grado di prendere la responsabilità della propria vita nelle nostre mani. Per esserne convinti occorre avere autostima.

Ma cosa è l'autostima?
E' la considerazione di sé. E' il sentire di essere all'altezza delle situazioni, di potercela fare, di essere in grado di dirigere la propria vita professionale e privata. E' ciò che ognuno pensa di essere e di valere come persona. L'autostima si può costruire e/o ricostruire, quotidianamente, attraverso piccoli comportamenti da applicare quotidianamente. Come il corpo, per vivere, ha bisogno di cibo così anche l'anima ha necessità di essere "potenziata".

Cosa vuol dire avere autostima?
Vuol dire avere la capacità di accettarsi, così come si è, limiti e difetti prima di tutto. Vuol dire rispettarsi come essere umano al pari degli altri. Vuol dire essere consapevoli del proprio valore. Significa vivere e guardare la propria vita come un'avventura dentro la quale tuffarsi per scoprire chissà quale tesoro; vivere con entusiasmo.

Cosa è l'entusiamo? Come si fa ad essere entusiasti specie in momenti difficili?
L'entusiasmo è fiducia; nella vita, nelle nostre capacità, nella convinzione di incontrare sempre nuove ed affascinanti opportunità, nell'uomo.
E' la forza interiore che ci fa vedere che il tutto dipende da noi e che, se non possiamo dominare gli avvenimenti, possiamo controllare le ripercussioni su di noi. Siamo consapevoli che non bisogna affidarsi al caso, né alle altre persone per assicurare la nostra evoluzione e per formare il nostro carattere. Siamo noi, e solo noi che costruiamo la nostra felicità o la nostra infelicità.

L'entusiasmo è uno slancio di tutto il nostro essere verso lo scopo che ci siamo prefissi e, una volta fissata la meta, ci si getta con tutto il nostro essere verso l'azione per raggiungerla, e la si raggiunge. Questa energia, questa essenza, questo slancio per andare avanti si chiama entusiasmo. Solo l'entusiasmo ci permette di creare, di realizzare ogni cosa. Il coach affianca la persona nello sviluppo dell'autostima, dell'entusiasmo, nel trasformare la potenza interiore in successi entusiasmanti e duraturi.

L'entusiasmo non ha età, non ha sesso, è quella forza che risiede in ciascuno di noi. Basta farla uscire e rimuovere eventuali ostacoli che le impediscono di manifestarsi.



Claudia Crescenzi
Coach
tratto da monster.it

Ho parlato spesso di bufale e di quanto è importante diffidare da queste, sia perché sono una gran perdita di tempo e soprattutto perché comunque ti spillano soldi, anche se pochi... ma sempre soldi sono!
Allora vi propongo di consultare spesso questo blog - http://www.attivissimo.net/- che vi da una mano a scoprire le bufale, almeno quelle più diffuse.
In ogni caso, se vi offrono di fare una barca di soldi con un investimento minimo, state pur certi che quella è una bufala, o per chiamarla col suo nome TRUFFA!
ciao a tutti e a presto con le lezioni per fare un 'attività vera e seria su internet, pochi soldi, ma veri e soprattutto senza investimento iniziale...

Guadagna con Internet Seriamente. Lezione 3

Ben tornato!
Oggi vediamo come incominciare a guadagnare.
Prima di tutto bisogna aprire un blog, io vi consiglio blogger di google, perché è gratuito, è semplicissimo, ha grandi potenzialità e soprattutto perché è direttamente collegato con adsense.
Cos'è adsense? E' la vostra principale fonte di guadagno.
Ma vediamo una cosa per volta. Per aprire il blog segui questi 2 filmati:






Spero che ti siano stati d'aiuto, ma per qualsiasi chiarimento non esitare a postare nei commenti, ti risponderò al più presto.
Per tutto quello che c'è da sapere su adsense clicca qui.
Ecco un altro filmato per usare adsense con blogger


Una volta che hai seguito queste istruzioni sei diventato un webmaster... complimenti e benvenuto!
Comunque, dato che non si finisce mai di imparare, ti posto molte cose utili qui di seguito...

Con Blogger:


Nella lezione 4 vedremo come mettere i contenuti nel blog o nel sito, se ne hai creato uno.

Guadagna con Internet Seriamente. Lezione 2


Ben tornato!
Allora, passiamo subito alla pratica, dato che lavorare seriamente è un po' come seminare. Infatti diffida da chi ti dice, che tra una settimana, un giorno o addirittura entro poche ore starai già guadagnando. Per guadagnare, come in tutte le cose, ci vuole tempo e sudore.
Prima di tutto ti consiglio di vedere la guida per diventare webmaster in tre passi che ho scritto personalmente e che puoi trovere ne ilSitoMio.com cliccando qui. Consultala mentre leggi questo post.
Tre modi diversi per diventare webmaster, ma comunque tutti efficaci.
1) La prima possibilità che ti indico nella mia guida è quella che più comunemente viene utilizzata e ti permette di fare davvero tutto quello che vuoi, ma bisogna avere un minimo di competenza informatica come programmatore. Quindi se non conosci neanche l'abc dei linguaggi di programmazione, lascia perdere, oppure, se proprio hai voglia, puoi imparare tutto da solo e gratuitamente da sito html.it.
2) Questa è la soluzione che ti consiglio per incominciare, perché è totalmente gratuita ed è sempliccissima. Puoi aprire un Blog facilmente e senza nessuna competenza e soprattutto GRATIS, presso quasi tutti i principali provider (Libero,Yahoo,Google,Virgilio oppure su MySpace).
Molte sono anche le opportunità di siti gratis come Beepworld o Altervista, io ti consiglio quest'ultimo è davvero completo e non ti da nessuna limitazione a parte l'uso del sottodominio. Prova anche Fulnet oppure It.gg.

3) La terza ed utlima soluzione ti permette di avere un sito vero e proprio con un aspetto del tutto professionale sia dal punto di vista grafico sia per quanto riguarda la struttura, e parimenti alla seconda soluzione non necesità di alcuna competenza, ma ha dei costi che partono da circa € 50 a € 300 e + all'anno.
Bene la seconda lezione finisce qui, come vedi si tratta di cose concrete e non di favolette. Quindi fai la tua scelta tra le tre soluzioni sopramenzionate e poi segui la terza lezione. Nella terza lezione parlerò della seconda soluzione per diventare webmaster, quella relaitva ai blog e ai siti gratuiti.

Guadagna con Internet seriamente.Lezione 1


Ciao, se stai leggendo questo post, probabilmente hai bisogno di soldi, o forse di più denaro di quello che hai già.
Voglio darTi il mio apporto gratuitamente e senza farti acquistare niente.
1)Sappi che il SAPERE è la prima ricchezza! infatti, voglio portarti a conoscenza delle modalità per fare soldi con internet, ma senza illuderTi. Non è per niente facile, non ci sono rendite a vita e nessuno ti insegnerà mai a guadagnare tanti soldi in pochi giorni o addirittura poche ore.
Premesso questo, già puoi escludere il 90% delle proposte che trovi via web per fare denaro.
2) con questo Blog metterò a Tua disposizione la mia esperienza affiché tu possa diventare un webmaster, anche non professionista, ma professionale. Perché lo faccio? Semplice, perché io mi faccio pubblicità in questo modo. E la pubblicità costa e anche caro, ma se ti do qualcosa gratuitamente attiro l'attenzione e il traffico di visitatori. Se poi quello che ti sto dando, oltre ad essere gratuito, funziona davvero e non è una bufala, allora tu, oltre a visitare il mio blog, visiterai anche il mio sito e poi gli altri miei siti e così via. E d ora ti svelo un segreto importantissimo....
3)Il traffico di visitatori! ...bella scoperta!?! infatti, nessun segreto, niente di nuovo sotto al cielo, nonmi propongo come un taumaturgo con la soluzione segreta che solo io ho. Chi lo fa, cerca di usare la tua curiosità e il tuo bisogno di lavorare per spillarti soldi, a volte anche solo pochi euro.
Quindi veniamo al traffico. E' importante avere molti visitatori perché semplicemente avrai più possibilità di mostrare i tuoi banner, che significa in definitiva guadagnare realmente e con fatica non molti euro, ma VERI e soprattutto senza spendere un soldo. Forse l'ho già detto, ma lo ripeto: se qualcuno ti chiede dei soldi per farti guadagnare, allora sta pur certo che è una fregatura, una sola, una bufala o chiamala come vuoi.
Questa è solo una premessa, ma dalla lezione 2 ti insegnerò a guadagnare senza farti prendere per il ... . Capito, vero?

MIGLIORA LA TUA AUTOSTIMA



MIGLIORA LA TUA AUTOSTIMA

Non farti scappare l'opportunità di dedicare il tempo necessario a te stesso e alla tua autostima personale, alle tue motivazioni, ai tuoi obiettivi, a chi desideri essere e a tutto quello che vuoi fare della tua vita! Impara a rispettarti! Vuoi aumentare il tuo benessere mentale, fisico ed economico? Vuoi comunicare più efficacemente e sviluppare più carisma nei tuoi rapporti interpersonali? Vuoi avere più successo nelle tue relazioni sociali? Vuoi sconfiggere le tue paure ed imparare a dominarle? Vuoi raggiungere risultati e prestazioni nella tua vita professionale e privata?

Liberati dalla paura

Quante volte, anche nel corso della stessa giornata, siamo presi da attacchi di panico, ansia, paure. Può capitare perchè dobbiamo affrontare un incontro importante, perchè aspettiamo delle notizie, o semplicemente ci colpiscono senza motivo.

La paura è una forza che ti blocca, che frena la tua creatività, che ti rende sospettoso, oltre ad essere la causa di malattie molto più serie, come anoressia o bulimia (paura di non piacere agli altri). Più si insidia dentro di te, e più è pericolosa: frena la tua voglia di trovare l'amore, un lavoro, la gioia di vivere.
Riscopri la gioia di vivere

Liberati dalla paura
Questi ebook ti aiuteranno a sconfiggere i tuoi timori, ad abbattere i muri che ti impediscono di vivere, con l'aiuto di esperti al tuo fianco che ti aiuteranno a mettere fine alle tue angoscie.
Ti aiuteremo a combattere le paure della perdita, del successo, dell'intimità, del confronto, e tutte quelle paure che continuano ad ostacolare la tua vita.

tratto da corsiprofessionali.com

L’autostima? È un bene prezioso


Cos’è l’autostima? Al di là della nostra volontà è qualcosa che ci appartiene, la si inizia a sviluppare sin da piccoli e la si continua ad alimentare con le esperienze di vita. Ognuno di noi ha di sé un’immagine, la quale è composta come un mosaico che lentamente prende forma in base alle risposte che riceviamo dagli altri e a come noi li percepiamo e interpretiamo.

L’autostima può essere bassa, alta, positiva o negativa: ognuno è consapevole del fatto che la stima che abbiamo di noi stessi influisce sul proprio comportamento, sulle relazioni sociali e lavorative, sulla vita affettiva e familiare. Più si ha un autostima alta, maggiore è la fiducia che si ha negli altri e più questi dimostrano una alta stima nei propri confronti. Minore è la stima che si ha di se stessi e più si diventa pessimisti, autocritici e severi nei propri confronti, ci si lamenta continuamente stressandosi di più e sprecando delle energie senza realizzare niente di buono, oppure concretizzando delle cose che non danno soddisfazione, confermando dunque le aspettative negative che si hanno nei confronti della vita.

L’autostima è uno schema cognitivo-comportamentale, uno stile di pensiero che viene appreso sin dall’infanzia man mano che le persone interagiscono con gli altri e con l’ambiente. E’ basata sulla combinazione di informazioni oggettive verso se stessi e valutazioni soggettive di queste informazioni. Ad esempio: se il Sé ideale, cioè l’idea della persona che ci piacerebbe essere, è troppo esagerato rispetto al Sé reale, cioè quello che realmente siamo o percepiamo di essere, se ne esce sconfitti con una bassa autostima.

Sin da piccoli la famiglia stessa deve sostenere la stima del bambino attraverso messaggi educativi positivi, non facendogli vivere il non raggiungimento delle mete come un fallimento, ma rinforzarli ad accettare se stessi per l’essere e non per l’apparire. Il bambino introietta ed elabora quello che il mondo gli comunica su se stesso, interiorizza le opinioni che gli adulti hanno di lui, cominciando a considerarle realtà indiscutibili. Delle frasi che sminuiscono ciò che il bambino fa o ciò che lui pensa, ad es. “Non sei per niente buono” o “Non capisci niente”, tanto più provengono da figure significative (genitori, nonni, zii,…) tanto più per il bambino sono veritiere; questi messaggi vengono conservati poi per il resto della vita influenzandone tutte le esperienze.

Quando il bambino è accettato dagli adulti che si occupano di lui, sviluppa un senso di adeguatezza che si ripercuote successivamente positivamente nelle relazioni con gli altri durante il percorso dello sviluppo.

Dunque, è necessario avere fiducia in se stessi per riuscire ad affrontare le diverse situazioni che si presentano nei differenti ambiti della vita. Una buona autostima permette nell’ambito socio-affettivo di avere delle relazioni di qualità piuttosto che di quantità, traendone positività emotiva; all’interno della sfera lavorativa dà il coraggio per confrontarsi con idee e concetti nuovi, per affrontare un cambiamento, per rafforzare l’impegno e realizzare i propri obiettivi. La mancanza di autostima rende la persona inattiva, apatica e toglie lo stimolo alla crescita emotiva e personale; diventa una profezia che si auto-avvera: più si è passivi, meno si ha voglia di fare e meno risultati si ottengono.

Per una buona stima di se è importante riconoscere i propri diritti; considerare i propri bisogni; definire i limiti e le risorse di se stessi; esprimere le proprie opinioni; prendersi cura di se fisicamente ed emotivamente; imparare a conoscere le proprie qualità e realizzazioni; stabilire dei traguardi, godendo i momenti per averli raggiunti e ricaricarsi di positività per andare verso nuovi obiettivi, non vivendo in maniera frustrante le mete non conquistate.

L’elemento più importante per alimentare l’autostima è trovare il giusto equilibrio tra il dovere ed il volere fare le cose, un’armonia tra lavoro e riposo, ma soprattutto premiarsi ogni qualvolta lo si ritiene necessario e utile ad aumentare la fiducia in se stessi, anche attraverso piccole cose: un buon pasto, un bagno rilassante, l’acquisto di un piccolo oggetto che ci piace, fare un riposino.

Realizzare quotidianamente qualcosa di piccolo che ci fa piacere, ci da la possibilità di proteggere un bene prezioso: SE STESSI.

tratto da nienteansia.it

eBook



Un eBook (anche chiamato e-book oppure ebook) è un libro in formato elettronico (o meglio digitale). Il termine deriva dalla contrazione delle parole inglesi electronic book, viene utilizzato sia per indicare la conversione in digitale di una qualsiasi pubblicazione sia il dispositivo con cui il libro può essere letto.

Nel caso ci si riferisca al dispositivo di lettura sarebbe più corretto, per evitare fraintendimenti, riferirsi ad esso come eBook reading device (dispositivo di lettura di eBook) oppure eBook reader, termine con il quale si intende sia il dispositivo hardware su cui l'eBook viene letto sia il software che permette la lettura sul dispositivo fisico. Il termine lettura di un libro elettronico è riduttivo, dato che un eBook può fruire informazioni che vanno ben al di là del solo testo.
È errato confondere un qualunque documento in formato digitale con un eBook, dato che l'eBook non si limita a presentare la sostanza del documento cartaceo ma cerca anche di replicarne la forma, in modo da rendere la lettura il più possibile simile a quella che si avrebbe sfogliando le pagine di un libro. Da ciò deriva che tutte le azioni che in un normale libro cartaceo sono immediate e scontate, come ad esempio, lo scorrere le pagine o l'inserimento di un segnalibro devono essere opportunamente emulate dal software. Il libro elettronico, nell'imitare quello cartaceo, approfitta ovviamente dei vantaggi offerti dalla sua natura digitale, che risiedono principalmente nelle possibilità di essere un ipertesto e inglobare elementi multimediali.

L'autostima come esperienza concreta


L'autostima come esperienza concreta
di Raffaele Iannuzzi -

"L' autostima è un fiore che va annaffiato ogni giorno", ha osservato con saggezza Willy Pasini. Così è, infatti, basta semplicemente entrare in contatto con se stessi, cioè osservarsi senza giudicarsi, come insegnano i grandi maestri orientali, per accorgersi che quella strana paroletta così carica di suggestioni, "autostima",fa riferimento a qualcosa di molto concreto che richiede tempi adeguati di sviluppo e di maturazione.
L' autostima è sempre legata alla dinamica di crescita della personalità, a quel processo complesso ed affascinante che Jung definiva "individuazione", vale a dire sano riferimento al proprio Sé. Ma questo è appunto un percorso, nessuno nasce con il corredo di individuazione e di autostima già pronto ed incartato; ogni fase della vita richiede un training, un lavoro personale per giungere ad un livello maturo e stabile di autostima.
Il primo punto da cogliere interessa la differenza tra una deriva narcistica e la vera e propria autostima. Il narcisismo è, nella concreta realtà dell' individuo, una modalità espressiva e relazionale del tutto autoreferenziale, un codice comunicativo incapace di guardare all' alterità come ricchezza e come investimento libidico. Il narcisista non è uno che "non" vede l' altro, ma uno che "vede male" se stesso e, dunque, la realtà che lo circonda, l' investimento libidico, per dirla con Freud, "nutre" esclusivamente l' Ego a detrimento di qualsiasi altro meccanismo percettivo-relazionale. L' esito distorsivo ultimo del narcisismo può essere il delirio ed anche la paranoia potrebbe aggiungersi e complicare un eventuale quadro clinico. A questo livello non si può parlare in alcun modo di autostima, perché quest' ultima va a toccare i gangli vitali dell' io esattamente al punto di congiunzione delle relazioni primarie e fondamentali: la relazione con se stesso e, di conseguenza, la relazione con gli altri. Ci troviamo, dunque, nella sfera della massima concretezza: le relazioni primarie. Non è neppure lontanamente concepibile una realtà concreta come l' autostima, talvolta ridotta ad una formula spettacolare o ad uno slogan pubblicitario, che definisce l' oggettiva tenuta dell' assetto relazionale dell' io e la sanità del nesso io-tu. Stimare se stessi significa, in primo luogo, amarsi, ma guardando alla ricchezza della sfera relazionale. Partire da un io maturo e consapevole rilancia una responsabilità specifica nei confronti degli altri e fa sì che l' individualità si faccia realmente personalità. L' individualità è sempre personale, cioè relazionale in senso stretto.
L' autostima, così, lungi dall' essere una realtà metafisica o un passepartout per motivatori evergreen, si colloca nell' ambito dell' esperienza umana e solidamente concreta dell' individuazione. Questo ambito connota una realtà che deve costantemente essere nutrita ed alimentata. Questo è il fiore, il meraviglioso fiore che va annaffiato ogni giorno.
L' autostima è un' esperienza e fare un' esperienza, in termini di psicodinamica, significa accorgersi di crescere. Significa, in primo luogo, accorgersi di vivere ed agire nel presente grazie alla propria unicità , che non ammette confronti di nessun genere, poiché essere unici significa essere "incomparabili" nel senso letterale: io sono e tanto basta !.
L' esito più affascinante e fecondo del percorso di realizzazione dell' autostima è proprio la scoperta e la ri-scoperta della propria assoluta unicità, la quale spinge la persona ad essere protagonista in modo creativo ed originale. Dall' essere unici si snoda una linea che conduce all' azione efficace ed alla "conquista" di uno mondo vitale originale.
Il "fare" si declina sempre sulla base dell' "essere" e l' Essere è una realtà ben più estesa dell' io e delle sue funzioni operative, riguarda la duplice connessione consapevolezza-esistenza. La persona dotata di autostima autentica può definirsi persona consapevole e forse è giunto il tempo di gettare alle ortiche la paroletta magica "autostima" e di parlare soltanto di "consapevolezza".
Perché non cominciare subito, in questo istante?.

tratto da psicopedagogika.it

L'autostima è l'azione di valutare sé stessi come insieme di determinate caratteristiche, nonché il giudizio risultante da questa valutazione, che viene fatta sulla base di criteri ottenuti dal confronto delle proprie caratteristiche con quelle di altri soggetti.

Come fenomeno intrapsichico, il giudizio di autostima è un sentimento associato all'osservazione delle proprie caratteristiche, e che può andare dall'assoluto apprezzamento all'assoluto disprezzo.
Uno studio su gemelli con lo stesso patrimonio genetico e con un patrimonio genetico diverso sembrava dimostrare una certa influenza genetica. Ma non solo.

Nel 2001 una ricerca di Nicholas Emler, allora docente di psicologia alla London School of Economics, rivelava che l'autostima era correlata anche all'atteggiamento di accettazione e di interesse dei genitori nei confronti del figlio durante l'infanzia. Che i maggiori responsabili della scarsa autostima erano percosse e abusi sessuali. Che successivamente però, nell'arco della vita, l'autostima è influenzata da successi e fallimenti personali.

Anche il dogma che se si ha un elevata autostima si ha successo a scuola e nel lavoro, fu in qualche modo sfatato da un altro studio condotto sempre da Emler nel 1970 seguendo un gruppo di bambini per anni, il British Cohort Study pubblicato nel 2001, dimostrava che i bambini che a 10 anni avevano un'alta autostima non avevano negli anni successivi risultati scolastici migliori dei bambini con bassa autostima.