Il Miracolo del PH alcalino: tumore e malattie

Ti è mai capitato di notare che alcune persone invecchiano più di altre?
O che persone della stessa età sembrino una più giovane e una più vecchia?

Ad entrare in gioco sono principalmente due aspetti: uno su cui non possiamo influire ed è il nostro patrimonio genetico e l'altro è facilmente gestibile attraverso quello che mangiamo: l’acidità cellulare.

La nostra cellula producendo energia consuma acqua e nutrienti e rilascia tossine e acidi che devono essere prontamente rimossi da altra acqua e da altri nutrienti.
Che l'acqua sia fondamentale abbiamo già visto, ora introduciamo il discorso relativo agli alimenti alcalinizzanti.

Ogni alimento che ingeriamo produce dei residui, a seconda del pH di questi residui, l'alimento viene detto alcalinizzante o acidificante.
Per rimuovere l'acidità dalla cellula è necessario mangiare alimenti alcalinizzanti.

Gli studi della ricercatrice americana Lynda Frassetto, pubblicati su “Scienze biologiche”[1], portano all'evidenza come dopo 45 anni il nostro corpo incomincia a perdere la giusta concentrazione di bicarbonati che servono a mantenere bassi i livelli di acido nel sangue e nelle nostre cellule.

Ti è mai capitato di conoscere persone, che pur avendo uno stile di vita sano e conducendo una corretta alimentazione, soffrano di osteoporosi o abbiano il colesterolo “cattivo” elevato o abbiano calcoli renali?

La causa è l’elevata acidità nel sangue nonché a livello cellulare, che il nostro corpo, per sopravvivere, trasforma in acidi solidi come colesterolo, acidi grassi, acido urico, fosfati, urati, calcoli renali ecc.

Il nostro organismo non potendosi permettere elevati livelli di acidità preleva i bicarbonati, che servono come tamponi naturali dell'acido, dalle parete arteriosa e, per evitare l'assottigliamento di quest’ultima, produce le placche di colesterolo che servono a rinforzarla.
Successivamente il corpo inizia a prelevare i bicarbonati che gli servono dalle ossa provocando l'insorgenza dell'osteoporosi.

Secondo la ricercatrice americana la carenza di bicarbonati nel sangue non è una conseguenza dell'invecchiamento, ma la causa principale dell'invecchiamento.

Per questo motivo è importante aiutare il nostro organismo fornendogli alimenti che producano residui alcalini per tamponare gli acidi prodotti dalle cellule e in circolo nel sangue.

La stessa attività fisica, che di per sé comporta innumerevoli benefici per il nostro organismo, favorisce la produzione di acido lattico che deve essere al più presto smaltito. Anche lo stress, la vita frenetica e sedentaria che conduciamo favorisce la produzione di acido a livello cellulare.
Il comune bicarbonato di sodio può essere un valido aiuto, come anche bere acqua alcalina.


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